- Atti doganali a tempo debito
Gli uffici delle dogane non devono emanare accertamenti in materia di diritti doganali prima che siano passati 30 giorni dalla consegna o ricezione del processo verbale di constatazione. Ai fini della verifica del rispetto del termine, si deve tenere conto della data di sottoscrizione dell'accertamento e non di quella della spedizione o della notifica all'interessato. Sono le istruzioni che l'agenzia delle dogane ha recentemente impartito ai propri uffici, a seguito della sentenza della Cassazione n.11088 del 28 maggio 2015. - Dirigenti, decadenza a effetto retroattivo
Allo stop della Consulta sui funzionari incaricati delle agenzie fiscali consegue la decadenza dall'incarico dirigenziale, con effetto retroattivo, di tutti coloro che sono stati nominati in base alle norme dichiarate incostituzionali e, di conseguenza, l'invalidità derivata di tutti gli avvisi di accertamento sottoscritti da questi ultimi, personalmente o su delega, per incompetenza assoluta in difetto di attribuzione. Il giudice può rilevare la nullità dell'atto in ogni stato e grado del giudizio, anche d'ufficio, senza che possa operare la sanatoria prevista dal codice di rito che vale esclusivamente per gli atti processuali. Infine deve informare le eventuali responsabilità contabili e penali agli organi preposti per non correre lui stesso gli stessi rischi. E quanto emerge dalla sentenza 2842/01/2015 della Ctr Lombardia depositata ieri. - Voluntary, il fisco alza la posta
Voluntary senza benefici per gli immobili in black list che non sono oggetto di rimpatrio giuridico ed estrema difficoltà per superare la presunzione di redditività delle somme o dei valori immessi in cassetta di sicurezza che emergono in occasione della sanatoria. Sono queste le indicazioni, in realtà estremamente discutibili, che si manifestano dalle risposte fornite nei giorni scorsi dalla direzione regionale delle entrate per la Lombardia.
- Carlotta Benigni, Antonio Tomassini - Voluntary, atti integrabili, Il Sole 24 Ore, venerdì 26 giugno 2015, pag. 43 - Pressione fiscale inarrestabile
Pressione fiscale a livelli "intollerabili" e un sistema economico che difficilmente sarà in grado di sopportare un ulteriore inasprimento della tassazione. E questo il quadro poco promettente delineato ieri da Enrica Latenza, presidente di coordinamento delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti, intervenuta commentando alcuni aspetti del Rendiconto generale dello Stato 2014.
- Illeciti puniti una sola volta
Niente penale per condotte fiscali illecite già sanzionate in via amministrativa, ciò per l'operare del principio del ne bis in idem il quale prevede il divieto di giudicare due volte un individuo per un medesimo fatto. Quando quanto affermato dal Tribunale penale di Asti (sentenza n.717 del 7 maggio 2015) in un procedimento penale nel quale un contribuente era imputato dal reato di omessa dichiarazione Iva ex art. 5, dlgs 74/2000 nonostante l'evasione d'imposta fosse stata già sanzionata ai fini amministrativi con una sanzione pecuniaria di assai elevato ammontare. - Liti temerarie a caro prezzo
Dal 1° gennaio 2016 chi fa causa al fisco pur sapendo di avere torto rischia di pagare caro. Oltre alla condanna alle spese, il giudice potrà obbligare il contribuente a risarcire all'ente impositore il danno causato dalla lite "temeraria". Lo stesso potrà succedere a parti invertite, quando cioè l'ufficio resiste in contenzioso a fronte di un accertamento manifestamente infondato, senza procedere all'annullamento in autotutela dell'atto. E quanto prevedere lo schema di dlgs tributario, attuativo della legge delega n. 23/2014, oggi all'esame del consiglio dei ministri.
- Stefano Loconte, Paolo Angelillis - Brusco stop nel giudizio alle spese compensate, Italia Oggi, venerdì 26 giugno 2015, pag. 32
- Marco Mobili - Sanzioni light per chi dichiara entro l'anno, Il Sole 24 Ore, venerdì 26 giugno 2015, pag. 41
- Alessandro Mastromatteo, Benedetto Santacroce - Addio agli interpelli obbligatori, Il Sole 24 Ore, venerdì 26 giugno 2015, pag. 41